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PrevCan premiata a Milano

martedì 7 novembre 2017

Riconoscimento nazionale per «PrevCan», la app pensata per le donne di lingua araba realizzata dall’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano finanziato dalla Regione FVG in collaborazione con l’ospedale-Universitario di Setif, in Algeria.

Riconoscimento nazionale per «PrevCan», la app pensata per le donne di lingua araba realizzata dall’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano finanziato dalla Regione FVG in collaborazione con l’ospedale-Universitario di Setif, in Algeria. L’applicativo, infatti, è stato selezionato tra i primi dieci progetti tra gli oltre cento presentati a Milano in More than Pink, iniziativa di Susan G. Komen Italia e dell'Associazione ItaliaCamp, in collaborazione con il Polo di Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma, che promuove l’emersione, la diffusione e la valorizzazione di progettualità e pratiche innovative nell’ambito della salute della donna. Obiettivo di «PrevCan» è ridurre l’incidenza delle neoplasie femminili non legate a infezioni virali (cioè i tumori della mammella, dell’ovaio e dell’endometrio) favorendo la prevenzione primaria e la diagnosi precoce limitando il carico individuale, sociale ed economico della malattia.

In PrevCan sono raffigurati, sotto forma di vignette commentate in lingua francese (peculiare dell’area magrebina), araba e italiana, i fattori di rischio correlati all’insorgenza di specifici tumori; numerosi link a brevi clip dedicate a tutorial degli specialisti, completano l’offerta informativa. La collaborazione con l’Algeria trova ragione nei proficui rapporti con il Friuli Venezia Giulia – che ne intrattiene di altrettanto positivi con Marocco e Tunisia – e nel fatto che solo a Setif ha sede un registro tumori Nord-africano riconosciuto a livello internazionale. Va notato che nel Piano Nazionale Algerino contro il Cancro (PNC) 2015-19, il tumore della mammella è considerato un problema prioritario, in particolare nelle donne giovani – tra le donne sotto i 40 anni di età, esso rappresenta il 44% di tutte le neoplasie.

«In Algeria le misure di prevenzione figlie del programma di partenariato internazionale finanziato dalla Regione FVG – ha spiegato Ettore Bidoli, responsabile del progetto – contribuiscono a ridurre l’incidenza e la mortalità di molte altre malattie tra gli abitanti nell’Altopiano di Setif e delle zone circostanti.  Questo perché l’attività che svolgiamo – ha precisato ancora – è rivolta alle donne, le quali possono fungere da influenzatrici tra familiari e cerchia di amici».

Ufficio Stampa CRO | Massimo Boni