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Il tumore della prostata nel paziente anziano

martedì 8 novembre 2022

Incontro nazionale dedicato a innovazioni e prospettive future

Esterno CRO

Lo scorso 28 ottobre presso il Centro di Riferimento Oncologico si è tenuto il “Quarto incontro nazionale sul trattamento del paziente anziano affetto da carcinoma della prostata”, un evento organizzato dall’Istituto e promosso dall’Accademia Nazionale di Medicina (AccMed).

Il tumore della prostata rappresenta ancora la neoplasia più frequente nella popolazione maschile a partire dai 50 anni di età, con picchi di incidenza nella settima decade. La prevalenza della malattia, infatti, come dimostrano i dati del Registro tumori del Friuli Venezia Giulia, è in continuo aumento: 458.000 uomini vivono con una diagnosi di adenocarcinoma della prostata – ogni 100.000 ce ne sono circa 7.000 che hanno più di 75 anni – e molti di loro sono in trattamento attivo con farmaci antiandrogeni e antitumorali.

Risulta incoraggiante sapere però che la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma prostatico è in crescita costante grazie alle diagnosi precoci e all’efficacia di nuovi farmaci e agenti terapeutici in grado di controllare la malattia anche nella fase più avanzata. Il mondo sanitario è dunque chiamato a gestire terapie e tecnologie innovative adattandole ai bisogni di uomini anziani più fragili e con necessità assistenziali maggiori.

L’evento, giunto alla sua quarta edizione, ha riunito ad Aviano i maggiori esperti italiani del settore con l’obiettivo di esaminare le criticità e condividere le opportunità di miglioramento per i professionisti che, a vario titolo, sono coinvolti nei processi di cura e assistenza del paziente anziano con tumore alla prostata. Un approfondimento che, partendo dall’identikit del paziente, ha toccato diversi temi riguardanti la qualità di vita, le terapie personalizzate, la riabilitazione, i nuovi farmaci e le prospettive future.

«Sono molto orgogliosa di aver ospitato questo evento al CRO di Aviano, a conferma dell’interesse per due discipline da sempre considerate delle eccellenze del nostro Istituto: l’oncologia geriatrica e l’oncologia dei tumori genitourinari» sostiene Lucia Fratino, medico oncologo della Struttura di Oncologia medica e dei tumori immuno-correlati e responsabile scientifica dell’evento. «È stata un’occasione di confronto fra esperti di oncologia geriatrica – come Andrea Luciani, presidente del Gruppo italiano di oncologia geriatrica (GIOGer) e Nicolò Battisti, presidente della Società internazionale di oncologia geriatrica (SIOG) collegato da Londra – ed esperti di tumori genitourinari come Roberto Bortolus, coordinatore della Prostate Cancer Unit del nostro Istituto. Abbiamo inoltre avuto modo di confrontarci sulle innovazioni del panorama terapeutico dedicato a questa patologia e su come adattarle al paziente anziano secondo i principi della medicina di precisione, con l’obiettivo di preservarne la qualità di vita».