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Approccio multidisciplinare al tumore alla prostata

domenica 11 giugno 2023

In occasione della Giornata dedicata alla neoplasia più diffusa tra gli uomini, facciamo il punto sulle novità nella diagnosi e nelle cure

Bortolus Roberto

L’11 giugno si celebra la Giornata mondiale del cancro della prostata, la neoplasia più frequente negli uomini dei Paesi occidentali. Con un’incidenza di oltre 55 nuovi casi per 100 mila abitanti, rappresenta più del 20% di tutti i tumori diagnosticati negli Over 50. E' più frequente tra gli uomini anziani, ma registra una sopravvivenza in costante crescita grazie alla diagnosi in fase precoce e alla disponibilità di farmaci e agenti terapeutici che si sono dimostrati efficaci nelle fasi di malattia avanzata, tanto che si stima che circa 500.000 uomini vivono con una diagnosi di adenocarcinoma, molti dei quali in trattamento attivo con farmaci antiandrogeni e antineoplastici.

Negli ultimi anni, la ricerca ha consentito di raggiungere progressi significativi nel campo della diagnostica e della terapia, rendendo possibili cure sempre più efficaci e sicure. Il responsabile dell'Uro-oncologia del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, il dottor Roberto Bortolus, coordina un team multidisciplinare trasversale, che comprende le eccellenze del CRO (come l’anatomia patologica, la radiologia, la radioterapia, l'oncologia, la medicina nucleare, l’epidemiologia e, naturalmente, la ricerca) e quelle dell’Urologia dell’Ospedale di Pordenone, con la quale è stata formalizzata la creazione di una Prostate Cancer Unit con certificazione europea.

Questa collaborazione, nata più di 20 anni fa e via via arricchitasi di nuove professionalità, ha consentito al Centro di Riferimento Oncologico di ottenere anche il Bollino Azzurro, riconoscimento assegnato agli ospedali che assicurano un approccio interdisciplinare e garantiscono i migliori percorsi di diagnosi e cura del tumore alla prostata.

L’approccio multidisciplinare a questa patologia sarà al centro anche del corso organizzato dal Gruppo Uro-Oncologico del Nord Est, in programma il 26 e 27 giugno al CRO e al Santa Maria degli Angeli di Pordenone. “L’obiettivo dell’appuntamento è quello di consentire ai vari specialisti di comprendere le prerogative e le difficoltà delle altre discipline coinvolte nel percorso di diagnosi e terapia, rappresentando un momento di crescita e di maggiore condivisione all’interno del team”, commenta il dottor Bortolus, che è il responsabile scientifico del corso.