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Cucina stellata per i pazienti oncologici

venerdì 19 gennaio 2024

Da una collaborazione tra ricercatori del CRO e lo chef Alajmo nasce una pubblicazione scientifica che unisce nutrizione personalizzata e ricette d’autore

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E’ possibile attuare strategie nutrizionali personalizzate in ambito oncologico? Ed è possibile farlo attraverso ricette che diano gioia a chi sta attraversando un percorso di cura? La risposta, affermativa, a entrambe le domande arriva grazie a un nuovo studio coordinato da Mattia Garutti, Medico Oncologo e Nutrizionista del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano.

Il lavoro, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Nutrients (link), ha visto la collaborazione dello chef Massimiliano Alajmo (tre stelle Michelin al ristorante Le Calandre) e del Policlinico San Matteo di Pavia e ha messo in luce le più moderne tecniche di gestione nutrizionale del paziente oncologico.

“Oggi, attraverso la dieta, è possibile gestire molti sintomi ed effetti collaterali dei trattamenti, come nausea, diarrea, bocca secca, stitichezza, bruciore in bocca, assenza o eccesso di fame” spiega il dottor Garutti. “Ma volevamo introdurre una dimensione umana e di piacere legata al cibo. Ecco perché abbiamo deciso di collaborare con uno dei più grandi chef italiani, Massimiliano Alajmo, che ha svillupato tre ricette ad hoc per i pazienti. Crediamo che l’Oncologia del futuro, oltre a basarsi sulle migliori evidenze scientifiche, debba favorire benessere e gioia perché il nostro obiettivo è curare la persona e non solo la malattia”.

Lo chef Alajmo è sempre stato particolarmente sensibile all’argomento, avendo fondato, già nel 2004, insieme a suo fratello Raffaele e al dottor Stefano Bellon, la Onlus Il Gusto per la Ricerca che, ogni anno, raccoglie fondi da destinare interamente alla ricerca scientifica nel campo delle malattie oncologiche infantili e a strutture che ospitano bambini in condizione di forte disagio.

“La domanda su cosa si possa mangiare quando ci sia ammala di tumore e ci si sta curando è fra le più frequenti fra quelle che riceviamo durante i colloqui con i nostri pazienti. Abbiamo, quindi, il compito di fare chiarezza su tante fake news o leggende metropolitane che rischiano di condizionare le scelte alimentari. Va enfatizzato il valore conviviale dello stare a tavola, incoraggiando la versatilità della cucina e consentendo a ciascuno di ritagliarsi dei piatti più vicini alla situazione clinica del momento. Quindi, vorremmo parlare di variazioni sul tema più che di limitazioni. In questo, è cruciale il coinvolgimento diretto della persona” spiega il professor Fabio Puglisi, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del CRO.

“Con questo lavoro - aggiunge Carlos Alejandro Bertuzzi, responsabile del Team di Nutrizione clinica del Centro di Riferimento Oncologico – abbiamo fatto un importante passo avanti verso un’alimentazione davvero su misura per i nostri pazienti. Siamo contenti di poter dare un aiuto concreto ai malati che hanno necessità nutrizionali specifiche, regalando loro anche momenti piacevoli a tavola”.

Questo studio - il primo di una serie di lavori scientifici in ambito nutrizionale coordinati dal CRO - potrà sfociare, in futuro, in un vero e proprio libro di ricette d’autore su misura per i pazienti oncologici.