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Cinque per mille: CRO si conferma secondo Istituto pubblico in Italia

mercoledì 20 aprile 2016

Il CRO di Aviano incrementa la propria quota di 5 per mille confermandosi secondo istituto pubblico in Italia nella graduatoria sulla quota di Irpef che ogni contribuente ha facoltà di destinare a Istituti o Enti che svolgono attività di ricerca – in questo caso sanitaria - o ad Associazioni no-profit.

Il CRO di Aviano incrementa la propria quota di 5 per mille confermandosi secondo istituto pubblico in Italia nella graduatoria sulla quota di Irpef che ogni contribuente ha facoltà di destinare a Istituti o Enti che svolgono attività di ricerca – in questo caso sanitaria - o ad Associazioni no-profit.

Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato l’elenco dei soggetti aventi diritto. Una posizione di tale rilievo è stata raggiunta grazie alle 71.457 SCELTE effettuate in sede di dichiarazione dei redditi per un controvalore pari a 1 milione 698 mila euro cui si aggiunge 1 milione 365 mila euro di quota proporzionale imputabile a scelte generiche.
Nel 2013 le scelte erano state 70.634 per complessivi 2.4 milioni di euro.

Paolo De Paoli, Direttore Scientifico dell’Istituto, sottolineando con forza il fatto che il CRO è sempre più seguito nonostante la competizione si sia fatta molto impegnativa anche per l’elevato livello dei competitor, ha voluto condividere con «i collaboratori i ringraziamenti, sinceri e forti, a coloro i quali, e non soltanto in questa occasione specifica ma anche in quelle precedenti, hanno riposto in noi la loro fiducia riconoscendo la validità dei programmi di ricerca, decine di progetti estremamente importanti e in larga misura gestiti da giovani provenienti sia dall’Italia sia dall’estero. In questo modo – ha detto ancora De Paoli – mettiamo virtuosamente in rete esperienze, dati e informazioni medico-scientifiche che innalzano costantemente il grado di comprensione della malattia e le soluzioni per la sua cura».

Considerazioni cui si è associato Mario Tubertini, Direttore generale del CRO che ha ringraziato quanti continuano a dimostrare la loro vicinanza all’Istituto e quanti si sono aggiunti in questo cammino. Tubertini ha inoltre spiegato che «i fondi del 5 per mille ci consentono investimenti sempre più mirati, performanti, dedicati. Ecco perché la partecipazione dei cittadini è essenziale, si tratta di contributi per noi fondamentali».

ANCHE PER QUESTE RAGIONI È IMPORTANTE SCEGLIERE DI DESTINARE IL 5 PER MILLE ALLA RICERCA ONCOLOGICA PER LA CURA E IL MIGLIO¬RAMENTO DELLA SALUTE INDIVIDUALE E DELLA COLLETTIVITÀ.

Per farlo il contribuente deve inserire nell’apposito spazio della sua dichiarazione dei redditi denominato «Finanziamento della ricerca sanitaria» il codice fiscale dell’Istituto 00623340932 e firmare.

«Le risorse del 5x1000 – spiega Paolo De Paoli, Direttore Scientifico dell’Istituto – sono state utilizzate in più ambiti: il programma Intramural Research, il finanziamento di oltre un centinaio tra borse di studio e contratti di ricerca di diversi livelli e durata a favore di giovani ricercatori, ricerche innovative, technology transfer e stage all’estero. Massima attenzione è stata inoltre dedicata, come di consueto, alla sfera informativa a beneficio dei pazienti. È stato infine possibile acquisire apparecchiature di nuova conce¬zione ad alto impatto tecnologico – conclude il DS del CRO – per ottenere da un lato diagnosi precise e precoci e, dall’altro, ricerche innovative e d’avanguardia.

Proprio in questi giorni è pubblicata sul canale Youtube del CRO (youtube.com/croaviano) la campagna del 5 per mille 2016 girata al Campus dell’Istituto.


Ufficio Stampa
IRCCS CRO Aviano
Massimo Boni