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Il CRO per la lotta al fumo

lunedì 31 maggio 2021

Una nuova segnaletica e una rete nazionale per sensibilizzare i pazienti e la cittadinanza sull’importanza di smettere di fumare

In Italia ogni anno a causa del fumo di tabacco 43.000 persone muoiono per patologie oncologiche e più di 100.000 si ammalano. Nonostante sia risaputo che il fumo di tabacco sia la prima causa evitabile di tumore, i fumatori rappresentano ancora il 25% della popolazione nazionale. Diminuire il numero di fumatori, innanzitutto tra i giovani e le donne, è il principale obiettivo della Giornata mondiale per la lotta al fumo, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ricorre il 31 maggio.

Da sempre in prima linea nella lotta al fumo, il CRO di Aviano ha realizzato una nuova segnaletica per vietare il fumo di tabacco e sigarette elettroniche in tutte le aree esterne dell’Istituto volta a sensibilizzare i pazienti e la cittadinanza sull’importanza di smettere di fumare.

I vantaggi immediati della cessazione del fumo riguardano il cuore e i polmoni. Dopo cinque anni il rischio di sviluppare un tumore della cavità orale, della gola, dell’esofago e della vescica si dimezza e le probabilità di avere un tumore al collo dell’utero sono le stesse di una non fumatrice. Dopo dieci anni diminuisce anche il rischio di cancro alla laringe e al pancreas, mentre la mortalità per cancro al polmone si dimezza rispetto a quella di chi continua a fumare.

Smettere di fumare non è mai troppo tardi, anche per chi è paziente oncologico. Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Tumori Journal dall’Epidemiologia Oncologica ha messo in evidenza che il 22% di 1011 malati oncologici ricoverati al CRO erano fumatori: entro 12 mesi dalla diagnosi solo il 38% ha smesso di fumare, il 26% ha ridotto l’intensità mentre il 36% non ha modificato le sue abitudini.

I programmi per smettere di fumare devono quindi essere intensificati. Il fumo di tabacco può ridurre la risposta alle terapie oncologiche e aumentare il rischio di infezioni, soprattutto broncopolmonari, mettendo ulteriormente a rischio la salute. Per questo motivo, il CRO aderisce al progetto Smoking Cessation Training, coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che prevede la creazione di una rete nazionale fra centri oncologici per la cessazione del fumo di tabacco nei malati di cancro, attraverso un’adeguata formazione del personale sanitario su strumenti e meccanismi di supporto da attuare nella pratica clinica quotidiana.