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Studio CRO si aggiudica il bando Fondazione CDP

martedì 11 novembre 2025

Il contributo di 300mila euro permetterà di estendere da due a tre anni la durata del progetto già finanziato nell’ambito del Secondo Bando PNRR

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Ancora un importante risultato per la ricerca scientifica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Lo studio Prognostic significance and biological function of LINE-1 hypomethylation in oropharyngeal squamous cell carcinoma (link), infatti, è risultato tra i sette progetti vincitori del bando In Sistema Ricerca 2024 ideato da Fondazione Cassa Depositi e Prestiti per sostenere la ricerca italiana e, in particolare, per estendere da due a tre anni la durata dei progetti assegnatari dei fondi PNRR erogati dal Ministero della Salute.

Il lavoro del CRO, già inserito nel bando PNRR M6C2 Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del Servizio Sanitario Nazionale con un finanziamento di 1 milione di euro, è stato selezionato in quanto ha dimostrato “un elevato potenziale di impatto sociale, inteso come ricaduta sui pazienti e sul SSN”, e potrà, quindi, contare su un ulteriore investimento pari a 300mila euro.

Lo studio prospettico multicentrico – coordinato da Jerry Polesel dell'Epidemiologia oncologica ed Elisabetta Fratta dell'Immunopatologia e biomarcatori oncologici - mira a valutare il significato prognostico dell'ipometilazione, un processo anomalo di modulazione delle sequenze di LINE-1 (Long interspersed nucleotide element-1) nel tessuto tumorale e nel siero/plasma di pazienti affetti da tumore dell’orofaringe. Inoltre, utilizzando approcci ‘omici’ (ovvero analizzando l'insieme completo di molecole biologiche, ndr), questo progetto si pone l’obiettivo di definire il ruolo di LINE-1 nella biologia di queste neoplasie. Il finanziamento della Fondazione CDP permetterà, inoltre, di esplorare il microbioma orale, per verificare se differenze nelle specie di batteri presenti nella bocca possono influenzare la risposta clinica.

I risultati saranno di supporto agli oncologi per identificare precocemente i pazienti a peggiore prognosi, nonché specifiche caratteristiche genetiche ed epigenetiche del tumore utili a identificare nuovi approcci terapeutici per questa patologia. Questo progetto è condotto in collaborazione con il Gruppo multidisciplinare sui tumori testa-collo (link) che unisce i professionisti del CRO e dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO), che da oltre 15 anni conduce studi finalizzati a migliorare la diagnosi e la cura dei tumori dell’orofaringe.