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Inaugurato il nuovo salone di ritrovo e svago per i pazienti

sabato 14 dicembre 2019

La ristrutturazione è stata resa possibile dal contributo di associazioni di volontariato, in particolare da Rincorri la vita Onlus

È stato inaugurato sabato mattina il rinnovato salone a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, al secondo piano del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. L’intervento è stato reso possibile grazie alla straordinaria generosità della onlus Rincorri la vita di Sacile (PN), che ha donato all’Area Giovani del CRO le opere e gli arredi del salone, mentre gli interventi nelle terrazze sono stati offerti da Palla a Gio, l’evento sportivo in ricordo di Giovanni Borsoi, e dalla famiglia di Sara Buttelli, in collaborazione con la ditta Moroso di Udine.

«Quello che queste associazioni con la loro sensibilità, attenzione e generosità ci consentono di fare è tentare un’impresa ardua nella sanità contemporanea, ovvero fornire le migliori cure possibili, che è la nostra priorità come medici, nel luogo più accogliente e gradevole, perché il tempo passato in ospedale – soprattutto per i più giovani – sia un momento di dignità e di costruzione di vita meritevole di essere ricordato, non dimenticato più in fretta possibile», ha dichiarato il direttore generale del CRO, Aldo Mariotto.

«Quella di oggi è solo la punta dell’iceberg di una serie instancabile di atti di generosità. La festa di oggi, idealmente, vuole ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato in questi anni e celebrare il nostro legame, così stretto, con il territorio», ha aggiunto Maurizio Mascarin, responsabile dell’Area Giovani del CRO, il reparto dedicato alla cura degli adolescenti e dei giovani adulti.

Alla breve cerimonia, molto partecipata e contraddistinta da momenti di emozione intensa, hanno preso parte, oltre al personale del CRO e ai rappresentanti delle associazioni di volontariato vicine all’Istituto avianese, anche il vicepresidente della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi e il sindaco di Aviano Ilario De Marco Zompit con l’assessore Danilo Signore. In rappresentanza del Comune di Pordenone, era presente l’assessore Emanuele Loperfido.

«Questo progetto va dedicato allo straordinario mondo del volontariato, volontà meravigliose che decidono che c’è altro da poter fare, da poter aggiungere, oltre a quanto il nostro servizio sanitario regionale è in grado di garantire», ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla salute della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi. «Troppo spesso continuiamo a immaginare un sistema che affronti la risposta medica, mentre è necessario considerare l’intero percorso di salute della persona e della famiglia che lo assiste. Ci aiutano, in questo sforzo, la forza e il coraggio di chi condivide la propria storia, perché questa può migliorare la storia di chi verrà dopo».

«Ancora una volta il mondo del volontariato dimostra la grande generosità verso il CRO di Aviano, consentendo la realizzazione di interventi a completamento dell’impegno economico non indifferente dell’amministrazione regionale verso questo centro di eccellenza», ha commentato il sindaco di Aviano Ilario De Marco Zompit.

«La nostra organizzazione è partita quasi per gioco quasi quattro anni fa. Se siamo riusciti a fare tutto questo lo dobbiamo all’entusiasmo e alla passione di tanti sostenitori e dei volontari che dedicano il loro tempo a favore dei giovani travolti da una malattia che sconvolge le loro vite e quelle delle loro famiglie. Il loro sorriso questa mattina dice tutto quello che è necessario dire», ha sottolineato la presidente di Rincorri la vita Onlus Elena Tommasella.

«Torniamo qui dopo sette mesi. Qui abbiamo passato quattro anni e mezzo con nostra figlia», ha raccontato Paola Mischis Buttelli, mamma di Sara Buttelli, giovane studentessa cividalese scomparsa nel maggio scorso. «Vi ringrazio perché ci avete ascoltato. Questo salone è il “polmone” del CRO, è un luogo di sfogo per le famiglie durante terapie che causano sofferenze. Non c’è ora migliore o peggiore, durante la chemioterapia: questo spazio è stato pensato per aiutare quei genitori e quei figli».

«Giovanni era molto sensibile a questi temi. Destinare a questo progetto i fondi raccolti dai suoi amici con il torneo di pallacanestro Palla a Gio è stato naturale ed è importante per dare un senso al ricordo di mio figlio», ha aggiunto Ester Ferracini, mamma di Giovanni Borsoi, scomparso in un incidente stradale nel 2016.

«Grazie a chi ha contribuito a rendere questo salone un posto speciale, perché qui ci vengono regalati momenti speciali», è stata la testimonianza della giovane Marilù a nome dei pazienti del CRO. «Questo ospedale diventa, per un periodo, la tua seconda casa: questo è il salotto in cui, nella nostra casa temporanea, possiamo accogliere gli amici e i parenti che ci vengono a trovare».

Il nuovo salone degenti è stato attrezzato con televisione, computer, playstation, calcetto, biliardo e spazi per il ritrovo e la conversazione. Alle pareti sono disponibili in consultazione i libri messi a disposizione dalla Biblioteca scientifica e per pazienti. L’ambiente può essere facilmente configurato anche come spazio per eventi, laboratori, incontri informativi e celebrazioni religiose. Il progetto è stato coordinato dall’architetto Francesca Pavan, che da anni segue l’Area Giovani in un percorso di rivisitazione degli ambienti ispirato all’apertura al mondo esterno, per portare ciò che sta fuori ed è temporaneamente precluso ai degenti dentro la loro quotidianità.

Da segnalare anche la grande disponibilità dimostrata dai professionisti e delle aziende coinvolte nella realizzazione: Totem (pareti attrezzate, mobili, tavoli), Bianca Piccinato (poltrone, divani, sedie), Anna Godeassi (disegni utilizzati per le lampade), Carolina Zanelli (mosaici), Fitecno (impianti elettrici), Creative Cables (lampade), Fabio Viel (direzione lavori). Da segnalare anche il contributo dell’Istituto Tecnico Economico Marchesini di Sacile, che ha destinato il ricavato del mercatino scolastico natalizio per donare schermo e proiettore che ora sono al servizio del salone.

Le foto del salone sono di Riccardo Moretti