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Pubblicata la Relazione Clinico Scientifica

lunedì 14 dicembre 2020

Analizza tipologia, quantità e qualità nel tempo delle attività del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, in un periodo caratterizzato da numerosi cambiamenti in oncologia

È disponibile da oggi per la consultazione la Relazione Clinico Scientifica del Centro di Riferimento Oncologico per il triennio 2017-2019. Pur trattandosi di resoconto prevalentemente specialistico, la relazione include parti di facile lettura e di interesse più generale da cui anche il lettore profano può capire meglio chi siamo e come lavoriamo in Istituto.

È, per esempio, possibile rendersi conto della varietà delle competenze professionali che sono necessarie per far funzionare un Istituto di Ricerca Clinica a Carattere Scientifico (IRCCS) oncologico, in quali argomenti dell’oncologia siamo più impegnati, i frutti principali del nostro lavoro. Il CRO è un Ente del Servizio Sanitario Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e allo stesso tempo riconosciuto dal Ministero della Salute come IRCCS pubblico oncologico. Inoltre il nostro lavoro, in particolare la ricerca, può contare sul sostegno di numerose associazioni pubbliche e private nonché di migliaia di cittadini italiani, con uno straordinario e costante gettito dal 5 per mille. Emerge, infine, anche quanto facciamo per essere vicini bisogno di informazione dei malati, dei loro famigliari e della popolazione generale. 

Il taglio triennale della Relazione consente una visione ad ampio spettro sulla quantità, qualità delle attività del CRO, in un periodo che è stato caratterizzato da numerosi cambiamenti nell’oncologia, sempre più rivolta verso la medicina di precisione e alle nuove terapie selettive e immunologiche. Praticamente tutta la ricerca del CRO è multidisciplinare e dimostra l’interdipendenza tra competenze cliniche, sperimentali ed epidemiologiche. Sia la capacità di attrazione di fondi di ricerca che la produzione scientifica (con una media annuale di 270 pubblicazioni su riviste internazionali) si sono dimostrate costanti nel triennio, e in leggera crescita rispetto al 2014-2016. Le eccellenze clinico-scientifiche hanno valso al CRO una posizione importante nelle reti oncologiche nazionale (Alleanza Contro il Cancro) e internazionali.

Se il triennio in questione si è aperto con la conferma del riconoscimento del CRO come IRCCS nel 2017, il processo si è ripetuto nel 2019 e portando alla sua riconferma nel 2020. L’Istituto gode di un chiaro mandato sia regionale che nazionale, orientato alla ricerca in materia di prevenzione, diagnosi, cura. Effettivamente, quasi la metà dei pazienti del CRO proviene da fuori regione e di questi un quarto dall’Italia meridionale. Sempre nel triennio si sono rafforzati i rapporti con le Università, soprattutto di Udine e Trieste, e le dotazioni di apparecchiature cliniche e di ricerca. Particolarmente degno di nota è l’avvio dell’acquisizione della Protonterapia, un importante investimento che vede la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il CRO impegnati in un progetto con ricadute importanti, non solo a livello regionale.

Al momento della pubblicazione on-line di questa relazione, non si può non ricordare la pandemia di COVID-19 cui l’Istituto ha risposto con rapidità e dedizione: un ringraziamento va quindi a tutto il personale del CRO e al piccolo esercito di volontari che ci hanno permesso di garantire la sicurezza e la continuità delle cure oncologiche e della ricerca scientifica.