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Benchmark europeo promuove il Centro Trapianti del CRO

sabato 16 gennaio 2021

Indice di qualità nettamente sopra la media per il programma Trapianti Emopoietici, secondo il report dell’European Society of Blood and Marrow Transplantation

Il programma Trapianti Emopoietici del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano ha ottenuto l’importante apprezzamento per la qualità delle procedure trapiantologiche dall’European Society of Blood and Marrow Transplantation (EBMT), la società scientifica europea che riunisce gli specialisti dei trapianti di midollo osseo e delle terapie cellulari. L’Istituto avianese ha registrato risultati distintamente sopra la media in tutti gli indicatori del “Report of 1 Year Follow-up After Haematopoietic SCT”, pubblicato nelle settimane scorse da EBMT.

Il Report è il primo strumento offerto da EMBT ai centri trapianto associati per promuovere l’autovalutazione dei risultati raggiunti e mettere a fuoco l’eventuale necessità di modifiche organizzative e miglioramenti nelle procedure. Per costruire il sistema di benchmarking EBMT è partita dall’analisi di 121.984 trapianti effettuati in 587 centri trapianto europei di eccellenza. Il primo parametro preso in considerazione è stato la capacità di seguire nel tempo l’evoluzione dei pazienti trapiantati, riportando quest’attività di follow-up nei registri europei specializzati nel periodo di osservazione dal 2013 al 2016. 

Nel primo grafico prodotto da EBMT nell’analisi delle prestazioni del CRO emerge in blu la performance notevolmente superiore alla media degli altri centri europee esaminati, rappresentata dalla linea tratteggiata. L’analisi testimonia da un lato l’alto numero esiti favorevoli al trapianto e la sopravvivenza dei pazienti nel tempo e dall’altro la capacità del team avianese di assistere i pazienti successivamente al trapianto.

La qualità del follow-up nel tempo è fotografata in particolare nel secondo grafico elaborato daEBMT sui numeri del Centro trapianti del CRO, che con il 94% di follow-up nel primo anno posiziona anche in questo caso l’Istituto avianese nella media eccellente a livello europeo.

Il benchmarking è un metodo obiettivo di valutazione delle prestazioni di un’organizzazione basata sul confronto dei propri indicatori chiave con quelli prodotti dalle migliori organizzazioni dello stesso settore. Questa modalità si è diffusa anche in campo sanitario per l’esigenza di misurare le performance di procedure complesse ad alto costo e ad alto contenuto specialistico e/o tecnologico. Il sistema di benchmarking applicato alla sanità fornisce ai decisori informazioni sul rapporto tra efficacia ed efficienza e può aiutare i pazienti a scegliere le strutture in grado di fornire prestazioni di alta qualità. Per le loro caratteristiche, i centri trapianti sia di organi solidi che di cellule staminali sono tra le strutture più frequentemente sottoposte a forme di benchmarking. 

Fin dalla sua apertura nel 2000, il Centro trapianti del CRO ha perseguito la strada della qualità, inserendo ogni procedura sui registri nazionali ed europei, ottenendo il primo accreditamento italiano (GITMO) ed europeo (EBMT) nel 2001 e raggiungendo così il più alto grado di accreditamento all’eccellenza secondo i criteri europei nel 2013. Nel 2019, dopo oltre 700 procedure trapiantologiche, il Centro trapianti del CRO ha ottenuto la riconferma.

Per il Centro Trapianti del CRO un risultato così lusinghiero e certificato da un soggetto esterno di alto livello come l’EBMT è motivo di orgoglio, tenendo in considerazione delle peculiarità e le linee di ricerca che caratterizzano il centro stesso: i trapianti in pazienti ematologici affetti da patologie croniche come le epatiti B e C o l’HIV e la valutazione multidimensionale oncogeriatrica, per cui possono accedere alle procedure trapiantologiche anche pazienti con una età superiore ai 65 anni che usualmente non potrebbero fare un trapianto. Caratteristiche queste non scontate, nel momento in cui in questa specializzazione si aprono nuove e appassionanti sfide mediche, come le terapie cellulari di nuova generazione.