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Protonterapia al CRO, aggiudicata la gara

mercoledì 21 luglio 2021

A settembre è prevista la firma del contratto, nel 2022 l'avvio dei lavori, i primi trattamenti sono attesi entro la fine del 2024

"Con questo atto oggi si chiude la fase più delicata del procedimento amministrativo per l'acquisizione della protonterapia ad Aviano. Ringrazio la commissione di valutazione e gli uffici tecnici, che hanno operato con grande scrupolo in una situazione resa molto complessa dalle limitazioni anti-Covid".

Commenta così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi la conclusione della fase di affidamento della gara per la fornitura di un sistema di protonterapia al Centro di riferimento oncologico di Aviano. Ad aggiudicarsi l'appalto è il raggruppamento temporaneo d'impresa costituito dalle ditte Iba-Ion Beam Application S.A. (Belgio) e Bettiol Srl (Bolzano). Dopo la predisposizione della documentazione di gara, l'avvio ufficiale della procedura era avvenuto nel maggio 2020. Alla scadenza del bando era pervenuta un'unica offerta, presentata dallo stesso raggruppamento che è stato poi confermato vincitore.

La commissione di valutazione, composta da esperti in fornitura di apparecchiature elettromedicali e opere edili, ha operato tra il 14 dicembre 2020 e il 19 aprile 2021. "L'analisi della proposta - spiega Riccardi - è stata rallentata dalle limitazioni connesse all'emergenza Covid, costringendo il gruppo di lavoro ad alternare sedute in presenza e riunioni in remoto. È seguita quindi la fase di affidamento, che presuppone una serie molto specifica di attività di controllo amministrativo, come previsto dalla normativa di settore. Entro il mese di settembre si procederà alla stipula del contratto e alla predisposizione del progetto definitivo ed esecutivo. A quel punto, le ditte aggiudicatarie avranno 36 mesi per la consegna chiavi in mano della protonterapia. L'avvio dei lavori è atteso nel primo semestre del 2022, mentre i primi trattamenti con la nuova tecnologia potrebbero avvenire verso la fine del 2024".

L'investimento complessivo pari a 32 milioni di euro per realizzare la sede in cui installare l'apparecchiatura e per l'acquisto del macchinario è sostenuto da finanziamenti di programmazione sanitaria stanziati nel 2019 dalla Regione, da fondi propri del Cro provenienti dalle donazioni per la ricerca e dal 5 per mille dei cittadini. Per la direttrice del Cro Francesca Tosolini, l'investimento permetterà di potenziare ulteriormente l'offerta di prestazioni di alta specializzazione per i pazienti oncologici, non solo regionali. Inoltre rappresenta un'opportunità di sviluppo per nuove competenze multidisciplinari per i professionisti dell'Istituto.

Il Cro di Aviano diventerà così il primo istituto pubblico per la cura dei tumori e il quarto centro in Italia dopo Trento (prima Fondazione), Pavia e Catania, a dotarsi di questa tecnologia, che rappresenta una possibilità in più per molte persone ammalate di tumore. La terapia con fascio di protoni è un sostanziale progresso della radioterapia dei tumori: si tratta di un'apparecchiatura in grado di emettere radiazioni di precisione che irradiano direttamente la parte anatomica interessata, riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai tessuti e agli organi circostanti e aprendo percorsi concreti di medicina di precisione e personalizzata