Premio Silvia Fiocco 2020 a Naike Casagrande
Attribuito dall'Accademia dei Lincei ai giovani ricercatori nel campo delle leucemie, dei linfomi e delle cardiopatie dell’adolescenza

«Sono onorato di poter celebrare la dottoressa Naike Casagrande per il riconoscimento conseguito. Sono professionisti come lei che rendono ricco il patrimonio scientifico delle nostre Strutture ospedaliere e di ricerca, mantenendo alto il nome della Regione Friuli Venezia Giulia», ha dichiara il Vice Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con delega alla Sanità, Riccardo Riccardi.
Questa la motivazione ufficiale del premio: «Nel corso degli ultimi 10 anni, la dott.ssa Casagrande ha svolto attività di ricerca in campo oncologico presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, conseguendo il Dottorato di Ricerca in Bioscienze e Biotecnologie, curriculum Biotecnologie dell’Università degli Studi di Padova nel 2014. A partire dal 2013, la Candidata ha pubblicato 14 lavori su riviste internazionali di buon livello (IF medio, 6,0) con 8 primi/ultimi nomi e un h-index di 10 (fonte: Scopus). Circa la metà di questi lavori riguardano aspetti fisiopatologici e farmacologici del linfoma di Hodgkin con contributi interessanti e innovativi. La Commissione, all’unanimità, ritiene la Candidata pienamente meritevole di ricevere il Premio “Silvia Fiocco” per il 2020.»
Accogliendo con soddisfazione la notizia, tutta la direzione strategica dell’Istituto ha espresso alla dott.ssa Casagrande le congratulazioni per l’importante riconoscimento conseguito. «I giovani ricercatori sono una componente fondamentale dei gruppi di lavoro del nostro Istituto. Rappresentano la continuità e la proiezione nel futuro dell’importante lavoro di ricerca svolto in questo Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, in cui ricerca e clinica sono fortemente integrate», hanno commentato le direzioni. «Il lavoro della dott.ssa Casagrande, che oggi viene premiato per la costanza e il carattere innovativo, è un incoraggiamento per tutti i giovani specialisti che operano al CRO».