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Papillomavirus e tumori, rilanciamo la prevenzione

venerdì 4 marzo 2022

La pandemia ha causato una contrazione delle vaccinazioni nei giovani, il CRO a fianco dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta all'HPV

HPV Awareness Day

Il 4 marzo ricorre la quarta Giornata Internazionale contro il Papillomavirus (HPV), istituita nel 2018 dall’International Papillomavirus Society. La Giornata mira ad accrescere la consapevolezza dei rischi associati all’HPV e a diffondere la vaccinazione anti-HPV e lo screening con test HPV.

L’HPV provoca a livello mondiale circa 690.000 tumori all’anno (4,5% di tutti i tumori). Di questi, 570.000 sono donne con tumore del collo dell’utero, soprattutto nei Paesi più poveri di Africa e Asia. Il resto dei tumori da HPV insorge nel tratto anogenitale e nella gola in entrambi i sessi. In Italia ci sono circa 5.000 casi di tumori dovuti all’HPV all’anno. 

Trent’anni dopo il riconoscimento della cancerogenicità del virus, sono disponibili tre vaccini anti-HPV molto efficaci e molto sicuri e altri simili sono in preparazione nel mondo. In Italia il vaccino HPV è disponibile gratuitamente per le adolescenti di sesso femminile dal 2008 e, dal 2015, anche per gli adolescenti di sesso maschile. Essendo il vaccino anti-HPV esclusivamente preventivo e il virus trasmesso rapidamente dopo l’inizio dell’attività sessuale, la massima efficacia della vaccinazione è infatti sotto i 15 anni di età.

Per quanto concerne i programmi di screening per il tumore del collo dell’utero, anche in Italia il Pap test (basato sull’aspetto microscopico più o meno normale delle cellule cervico-vaginali) è gradualmente sostituito dal test HPV. Studi su centinaia di migliaia di donne hanno dimostrato che il test HPV è più efficacie del Pap test a prevenire il tumore del collo dell’utero. 

Purtroppo, la pandemia di COVID-19 ha segnato un rallentamento degli screening e, soprattutto, della produzione e distribuzione dei vaccini anti-HPV. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, circa il 70% degli adolescenti aveva ricevuto la vaccinazione anti-HPV nel 2018 ma tale percentuale si è dimezzata dal 2020 richiedendo ora una forte campagna di rilancio.

Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano contribuisce alla lotta contro i tumori causati dall’HPV in molti modi. L’Istituto si prende carico degli accertamenti e della cura dei tumori e pre-tumori di collo dell’utero e apparato anogenitale che sono scoperti dallo screening o dalla paziente stessa. Ogni anno si curano circa 80 tumori di bocca e gola, valutando quanti sono causati da HPV e se la loro terapia deve essere diversa da quella per gli stessi tumori quando derivano da fumo e alcol.

Inoltre, dal 2021, il CRO è entrato a far parte, con l’Istituto Superiore di Sanità, di una Joint Action dell’Unione Europea che include, oltre all’Italia, altri 18 Paesi Membri e ha, come scopi principali, migliorare la copertura della vaccinazione contro l’HPV e la conoscenza del problema da parte di operatori sanitari e cittadini, evitando i danni che, come ben sappiamo, la disinformazione può causare ai programmi vaccinali. 

Infine, il Direttore scientifico del CRO, dott.ssa Silvia Franceschi, è stata tra un centinaio di ricercatori, autorità sanitarie e donatori pubblici e privati invitati a intervenire al Global research & Innovation Forum sul COVID-19 che si è tenuto all’Organizzazione Mondiale della Salute il 24 e 25 febbraio scorso. Franceschi ha illustrato alcune lezioni derivanti dalla vaccinazione anti-HPV che potrebbero servire anche per il COVID-19 e altri nuovi virus, per esempio come stabilire il numero di dosi ottimali, l’età prioritaria per la vaccinazione, e le modalità per validare rapidamente nuovi vaccini prodotti nei Paesi Emergenti.