Studio regionale sui tumori della testa e del collo
La ricerca sui profili genetici condotta dall’Oncologia molecolare del CRO ha permesso d’individuare mutazioni che potrebbero beneficiare di terapie a bersaglio specifico

I tumori della testa e del collo, cioè quelli che interessano le vie aeree superiori (bocca, laringe, faringe e ipofaringe), ogni anno, in Italia, colpiscono circa 10.000 persone, con un esito mortale nel 38% dei casi. Il Friuli Venezia Giulia è fra le regioni con più alta incidenza per questo tipo di neoplasie, correlate anche all'abitudine al fumo e al consumo di alcool che, insieme alle infezioni da HPV, sono le cause principali di questa malattia.
Capire quali sono i geni coinvolti nell’insorgenza di questi tumori è il primo passo per personalizzare le cure che si basano ancora, principalmente, sull’uso combinato di chemio e radioterapia. E’ stato questo l’obiettivo dello studio PerMid, recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Translational Oncology (qui il link). Grazie a un finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, l’Oncologia molecolare del CRO, assieme al gruppo multidisciplinare sui tumori testa-collo, che da anni vede lavorare in sinergia i professionisti dell’IRCCS avianese e dell’ASFO, l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, ha permesso di caratterizzare, da un punto di vista molecolare, i tumori di 120 pazienti trattati nei due centri pordenonesi e confrontare questi dati con quelli di casistiche internazionali.
Il lavoro, coordinato dal direttore dell’Oncologia molecolare, Gustavo Baldassarre, e guidato da Monica Schiappacassi e Riccardo Spizzo, dimostra che il profilo genetico dei tumori dei nostri pazienti è leggermente diverso da quello analizzato in altri studi internazionali ed è più legato ad abitudini e stili di vita. Sono state identificate in circa il 30% dei casi mutazioni che potrebbero beneficiare di terapie a bersaglio specifico già utilizzate per il trattamento di altri tipi di tumori, e alterazioni associate a cattiva prognosi.
“Avevamo proposto alla Regione di finanziare lo studio PerMid per analizzare il profilo molecolare di questi tumori, per avviare un percorso di medicina di precisione”, commenta Baldassarre. “Grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca traslazionale sui tumori testa-collo, i fondi regionali ottenuti ci hanno permesso di capire che almeno una parte dei nostri pazienti potrebbe beneficiare di terapie a bersaglio specifico. Questo è un primo passo verso un trattamento più specifico di questi tumori che, comunque, potrebbero essere in gran parte evitati con una maggiore attenzione agli stili di vita, riducendo il consumo di alcolici ed evitando di fumare. Lo sapevamo da studi di epidemiologia oncologica e ora l’abbiamo confermato anche con un approccio oncologia molecolare”.
“I risultati ottenuti - aggiungono Schiappacassi e Spizzo - dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta. Su questa base, abbiamo già disegnato con il gruppo multidisciplinare che unisce i professionisti di CRO e ASFO i prossimi studi che puntano a introdurre l’oncologia di precisione anche nei pazienti con tumori della testa e del collo. Siamo convinti che i prossimi anni porteranno interessanti novità anche in questa patologia”.