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Affamare il tumore osservandone i comportamenti

lunedì 23 ottobre 2017

Lo studio dell’evoluzione dei vasi sanguigni intratumorali è di estrema importanza sia perché essi sono i terminali da cui le neoplasie si nutrono, sia perché ci consente di meglio caratterizzare la terapia.

Lo studio dell’evoluzione dei vasi sanguigni intratumorali è di estrema importanza sia perché essi sono i terminali da cui le neoplasie si nutrono, sia perché ci consente di meglio caratterizzare la terapia. Di qui l’importanza del lavoro svolto dal gruppo di ricerca traslazionale sui tumori dello stomaco e del retto dell’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano pubblicato sull’importante rivista Scientific Reports. Lo studio, primo del genere al mondo, coordinato dal direttore di Gastroenterologia Oncologica, Renato Cannizzaro e da Paola Spessotto ha analizzato l’utilizzo dell’endomicroscopia confocale laser (pCLE), per la valutazione, in vivo e off-line, dell’estensione e della qualità della vascolarizzazione tumorale nei tumori dello stomaco e del retto. L’endomicroscopia confocale laser (CLE) è una tecnica endoscopica innovativa che offre la possibilità di realizzare immagini della mucosa ad alta risoluzione, favorisce l’identificazione di microstrutture cellulari e subcellulari, l’individuazione precoce delle lesioni tumorali o displastiche permettendo una diagnosi istologica in vivo e di valutare meccanismi fisiopatologici in tempo reale. 

«I tumori gastrointestinali – spiega Cannizzaro - rappresentano una causa maggiore di morbidità e mortalità, con risposta incompleta alla chemioterapia in stadi avanzati. Il cambiamento neoangiogenetico è uno degli step cruciali nello sviluppo dei tumori in cui l’equilibrio tra fattori anti angiogenetici e pro angiogenetici viene a mancare favorendo lo sviluppo di nuovi vasi i quali trasportano ossigeno e nutrienti alle cellule tumorali permettendone la loro costante crescita. I vasi così formati presentano caratteristiche diverse da quelli normali: se ne possono trovare di dilatati, tortuosi e con alterazione della permeabilità La valutazione di tali caratteristiche – il pattern vascolare - può permettere una maggiore efficacia dei trattamenti antiblastici e fornire di conseguenza informazioni vitali per ottenere una diagnosi più accurata e un trattamento mirato al paziente». Lo studio condotto all’Istituto Nazionale Tumori CRO di Aviano dimostra «che la pCLE è un metodo valido per l’analisi in tempo reale della densità e dell'efficacia vascolare nei tumori gastrici e rettali. Registrando le caratteristiche morfologiche e funzionali dei vasi tumorali e assegnando un punteggio angiogenico ad ogni paziente durante l'endoscopia – ha concluso Cannizzaro – potremmo identificare quei pazienti che potrebbero avere beneficio dalla terapia angiogenica».

 

Ufficio Stampa
Istituto Nazionale Tumori
IRCCS CRO Aviano
Massimo Boni