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Dermopigmentazione in arrivo al CRO

martedì 6 febbraio 2018

Il 09 febbraio un convegno in Istituto per saperne di più

Molti la chiamano micropigmentazione, tatuaggio estetico correttivo, trucco semipermanente o trucco permanente: la dermopigmentazione è una tecnica nata dal tatuaggio per ridisegnare elementi del corpo che hanno perso nel tempo la loro definizione, come il contorno delle labbra, il disegno delle sopracciglia, la rima palpebrale oppure per mimetizzare discromie della pelle. La D. utilizza attrezzature specifiche per trattare zone delicate come il viso ed hanno una battuta meno potente e profonda di quelle utilizzate dal tatuaggio. Gli accessori, aghi e puntali, sono monouso. I pigmenti (micronizzati) tendono ad essere eliminati molto più velocemente.

Ad Aviano prenderà il via nelle prossime settimane l'ambulatorio di dermopigmentazione per tutti i pazienti oncologici seguiti sia al CRO sia nelle altre sedi di riferimento dell'Istituto, uomini e donne. Il progetto nasce da una proposta di ANDOS, l'Associazione Nazionale Donne Operate al Seno di Pordenone che si fa carico di sostenere le persone colpite dalla malattia, cercando di condividerne i problemi e le preoccupazioni. Un progetto importante e relativamente nuovo per il Servizio Sanitario Nazionale ed in questo il CRO è battistrada nell'inserimento in un programma di ricerca scientifica, dal quale si prevede di raccogliere e analizzare i dati sui benefici ottenuti.

Nessun onere per i pazienti oncologici poiché quelli derivanti dall'attivazione del servizio ambulatoriale (personale, presidi chirurgici e sanitari) saranno sostenuti dall'Associazione Due Pistoni di San Daniele del Friuli e dal Gruppo Interforze Onlus.

Il trattamento di D. sarà eseguito da professionisti di altissimo livello già impegnati in quest'ambito campo e accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale. Il tatuaggio terapeutico va distinto da quello puramente estetico ed ha lo scopo di assicurare il benessere psicofisico delle pazienti, reduci da interventi di chirurgia e da sedute di radioterapia. L'ambito ospedaliero del CRO è in grado di garantire le dovute condizioni igienico sanitarie di livello, come anche l'impiego di materiali sicuri, per evitare controindicazioni al trattamento e l'insorgenza di problemi igienico-sanitari.

Come fare? Il paziente che desidera sottoporsi alla dermopigmentazione dovrà parlarne con l'oncologo di riferimento il quale emetterà un'impegnativa per inviare il paziente a visita specialistica dal chirurgo plastico al quale spetterà la valutazione finale e l'invio, quindi, del paziente, all'ambulatorio di dermopigmentazione.

Per saperne di più il 9 febbraio alle 14 al Centro di Riferimento Oncologico avianese si svolgerà una tavola rotonda cui interverranno professionisti dell'Istituto Superiore di Sanità e del CRO stesso per approfondire il nuovo progetto.

IRCCS CRO di Aviano | Ufficio Stampa